CIV MOTO3 – MTR MOTO.GP TEAM VICE CAMPIONE D’ITALIA AI TITOLI DI CODA: DI GIANNANTONIO 2° A TESTA ALTA
Tutti in piedi come a teatro. Solo che il teatro, questa volta, è stato il Mugello Circuit. Un testa a testa innescato al primo start, vissuto lungo una stagione appassionante: l’epilogo del Campionato Italiano Velocità Moto3 non poteva che essere perciò all’ultima bandiera a scacchi. La pista situata tra i saliscendi toscani, un anno dopo. In una domenica in cui a trionfare sono stati soprattutto sportività e spettacolo, il team MTR MOTO.GP TEAM vede sfumare di un soffio il secondo alloro tricolore consecutivo dopo averlo sfiorato con mano al termine di un 2015 che ha premiato la squadra capitanata da Marco Tresoldi con 8 podi (di cui due vittorie) e una pole position nei dieci round in calendario.
Giunto all’appuntamento conclusivo di quella che è la massima rassegna motociclistica della velocità in pista da detentore della tabella tricolore quale leader della classe Moto3 con 27 lunghezze di vantaggio, a condannare Fabio Di Giannantonio e riaprire ufficialmente la caccia al titolo è stato un inconveniente tecnico occorso nella prima manche del sabato, che aveva visto il pilota romano costretto al ritiro anticipato con un pesante ‘zero’ alla voce punti raccolti. Domenica, in una sfida da dentro o fuori, con un distacco ridotto a soli due punti, Di Giannantonio non si è dato per vinto; impiegando talento, polso e testa per non lasciare niente di intentato, facendo sì che Gara2 si traducesse in un’avvincente metafora della stagione. E proprio come lungo tutta la stagione la lotta per la vittoria è stata essenzialmente una bagarre che ha visto due contendenti su tutti. Il numero 21 è scattato subito in testa alla contesa, esibendosi con un’impressionante rabbia agonistica in una serie di staccate all’interno nel tentativo di difendere la leadership fino all’ultimo traguardo. Con la vittoria di Bezzecchi, tuttavia, il 2° posto conquistato al termine di una prova di forza mostruosa non è stato sufficiente al portacolori del team MTR MOTO.GP TEAM, che si laurea così vice-Campione d’Italia 2015. Dimostrando la maturità di un veterano nel modo di affrontare la gara prima, nell’assorbire la delusione poi, Di Giannantonio suggella con un inchino di fronte al proprio rivale una stagione ricca di impegni e sacrifici (complice la partecipazione alla RedBull MotoGP Rookies Cup, chiusa anch’essa al 2° posto); una stagione vissuta sempre all’attacco, senza mai perdere di vista l’obiettivo finale, confermandosi uno dei talenti di maggior prospettiva del vivaio tricolore.
Protagonista di una corsa combattiva, domenica, anche il compagno di squadra Alessandro Delbianco. Il cattolichino ha saputo rimediare ad una partenza non troppo brillante, che lo aveva visto scivolare in nona posizione, dando prova di grande caparbietà. Guadagnata con un’entrata degna di nota la 6° piazza nel corso del secondo passaggio, il classe 1997 è stato capace di dar vita – insieme a Groppi e Spiranelli – ad una rimarchevole lotta a tre per un piazzamento ai piedi del podio, risoltasi soltanto sul rettilineo finale, con Delbianco costretto ad accontentarsi del 6° posto e un bottino di 10 punti preziosi in chiave classifica. Resta comunque la prestazione, finalmente in linea con il proprio effettivo potenziale, di un pilota che dimostra di avere il giusto talento per emergere in futuro. Sfortunato, invece, Filippo Fuligni: preparato ad affrontare una prova difficilissima dopo aver dimostrato con la top 5 raggiunta al sabato di aver finalmente trovato la fiducia necessaria su un asfalto che non gli si è mai rivelato troppo congeniale, il numero 22 è stato autore di una buona partenza, vanificata però da un contatto avvenuto tra due avversari nelle concitate fasi iniziali della corsa, con la scivolata di Marcon che ha poi coinvolto l’incolpevole portacolori MTR MOTO.GP TEAM, costretto ad abbandonare la gara subito dopo lo start.
Con una manche da brividi, formidabile per intensità, pathos, orgoglio (da rivivere in differita su Sky Sport MotoGP HD – ch. 208 – giovedì sera alle 21:00) il team MTR MOTO.GP TEAM manda in archivio un’altra stagione indimenticabile, con i tre portacolori Di Giannantonio, Delbianco, Fuligni rispettivamente 2° (172pt), 7° (63pt) e 17° (38pt) nella classifica finale di campionato, consapevole di aver dato il massimo, di averci creduto fino alla fine e di poter contare su quello che ha dimostrato ancora una volta di essere un grande team per rilanciare la sfida del futuro.
Marco Tresoldi (Team Manager): “Le corse non perdonano ma siamo un bellissimo gruppo. Contro un avversario dotato di una potentissima moto in rettilineo, la nostra unica tattica era: full gas. Fabio si è dimostrato un campione prima di tutto a livello morale; inutile dire che avrebbe senz’altro meritato questo titolo. Durante tutto l’anno ha dato dimostrazione di essere il pilota più forte, senza nulla togliere a Bezzecchi, aiutato però dalla moto di cui disponeva. Purtroppo il regolamento attuale non è adeguato al nostro motore e questo ci ha penalizzati. Fino a questo punto della stagione era stato proprio il nostro avversario a tenere aperto il campionato, considerando le sue tre cadute. Siamo arrivati alla fine lottando come dei leoni, abbiamo perso per una manciata di punti. Io sono contento comunque perché credo che tutti abbiamo potuto valutare il vero valore di Fabio. Il prossimo anno poi ci adegueremo al CEV e questo ci consentirà di non scendere più in pista con i motori strozzati, potendo finalmente combattere ad armi pari anche con Mahindra“.
Fabio Di Giannantonio #21: “Fino a pochi giri dal termine, sabato, tutto stava andando secondo i piani; nonostante la pioggia a disturbarci. Purtroppo ci ha fermati un problema al filo dell’iniettore. Domenica però è stata una gara bellissima, la più bella della mia vita: ero sempre molto al limite; cercavo di distanziare Marco nell’ultimo settore della pista per poi avere un leggero margine di vantaggio sul dritto. Ci ho provato fino alla fine, la 2° è comunque una bellissima posizione anche se dopo il 2° posto nella RedBull Rookies Cup non è il massimo. E’ per questo che, se dovessi dare un voto alla mia gara mi darei un bel 10 ma se dovessi darlo al risultato direi -1. Riguardo l’inferiorità della moto, credo si debba essere bravi a sfruttare quello che si ha a disposizione e noi quest’anno lo abbiamo fatto, rendendoci protagonisti di un gran campionato che ci ha visti concludere quasi sempre a podio. Forse sembrerà da presuntuosi ma dopo la gara di domenica mi sento di definirmi il vincitore morale. Stavolta ha vinto il mezzo, le colpe non sono di nessuno. Si vince e si perde tutti insieme. Abbiamo costruito un gruppo fantastico, ci tengo a ringraziarli veramente tanto, con tutto il cuore“.
Alessandro Delbianco #52: “Sono un po’ deluso per come si è conclusa la gara di domenica perché avevamo le possibilità e meritavamo di fare meglio: nella parte del misto eravamo molto superiori agli altri mentre nel rettilineo perdevamo un po’ e questo non ci ha permesso di stare tra i primi. Sono arrivato al Mugello carico come non mai, sabato ci ha rallentati la sfortuna ma la gara di oggi dimostra che il potenziale c’è. Purtroppo devo migliorarmi nelle partenze: partendo male alla prima curva resto sempre imbottigliato, impiegando il doppio della fatica per recuperare. Concludiamo il campionato con un buon 6° posto che ci vale 10 punti quindi va bene così. Nel complesso è stata una stagione bellissima, nonostante gli alti e bassi, qualche podio e qualche caduta. Non so ancora quali saranno i programmi per il prossimo anno ma voglio ringraziare tutto il team, in particolare Marco Tresoldi, per aver creduto in me, ma anche tutti gli altri componenti della squadra perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa di importante per la mia crescita, agonistica e personale. Ora tocca a me prepararmi per questo 2016“.
Filippo Fuligni #22: “Volevamo chiudere in bellezza invece abbiamo concluso nel peggiore dei modi, non certamente per colpa nostra. Domenica sono partito bene, recuperando subito un paio di posizioni; purtroppo nel contatto con un altro pilota la moto di Marcon ha colpito me: mi dispiace perché non ho fatto neppure la prima curva mentre sono consapevole che avrei potuto girare abbastanza forte, replicando la prestazione del sabato. La squadra ha dato veramente il massimo e io li ringrazio tantissimo tutti per avermi seguito in questa splendida stagione: da Marco che ci ha messo a disposizione tutto il necessario per farci sentire sempre a casa; a Michele Conti che ci ha preparati mentalmente ad affrontare questo tipo di competizioni, con la giusta metodologia; ai miei meccanici personali che hanno lavorato tantissimo per farmi sentire a mio agio in ogni situazione. Senza dimenticare i miei due ottimi compagni di squadra, con Fabio che ha veramente dato il massimo: non penso avrebbe potuto fare più di così“.