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CIV Moto3 – Al Mugello gran finale di stagione per Manuel Pagliani e il team MTR MOTO.GP TEAM, che replicano il titolo 2014 aggiudicandosi l’edizione 2016 del tricolore.

Valeva le cinque stelle del pronostico. Campione italiano nel 2014, Manuel Pagliani centra a sorpresa l’edizione 2016 del Campionato Italiano Velocità Moto3 e non ci crede neppure lui quando il rettilineo finale del Mugello diventa la strada della felicità dopo una vera e propria roulette nel finale. Il team MTR MOTO.GP TEAM archivia così l’ennesima stagione da applausi, la terza da assoluto dominatore, o quasi, del campionato tricolore; con l’alloro vinto nel 2014 ed il titolo di vice-campione conquistato lo scorso anno con Fabio Di Giannantonio, talento oggi in ascesa tra i grandi del Motomondiale. E la soddisfazione è doppia per un successo arrivato sposando un progetto tutto nuovo, quello che ha visto il padovano scendere in pista in sella alla sperimentale GEO V0 made by NTS, moto interamente progettata dall’engineering svizzera Geo Technology. Doveva essere un anno incentrato totalmente sullo sviluppo, senza pensare ai risultati, ed invece – complice anche l’esperienza di un pilota come Manuel – ha sbaragliato le carte; dimostrandosi in più occasioni competitiva e vincente in quella che, un anno ancora, si è rivelata la categoria più combattuta. Cinque podi in cinque weekend di gara (dieci manche) di cui 1 vittoria (Mugello, Gara1) e 4 secondi posti (Imola, Gara2; Misano, Gara1; Misano, Gara2; Mugello, Gara2); 2 pole position (Misano; Mugello) e due fastest lap (Misano; Mugello). Giunto sul tracciato toscano in qualità di leader della classifica assoluta con 6 lunghezze di vantaggio rispetto al suo diretto inseguitore; il numero 96 avrebbe potuto chiudere la partita già al sabato. E invece, si dice sia la paura di vincere. Quella che a volte ti assale e che inconsciamente ti porta a scendere in pista con il piglio sbagliato. Un 5° posto al traguardo, il lavoro di un intero anno in bilico ed il merito di cambiare totalmente atteggiamento, specialmente quando non esistono altre possibilità. Uno scatto efficace allo spegnersi dell’ultimo semaforo rosso della stagione, una battaglia che al quarto giro vedeva ben 8 piloti racchiusi in sei secondi, l’epilogo perfetto. Con gli ultimi due dei tredici giri della contesa assoluto capolavoro e la caparbietà di trovare nella volata finale la forza di conquistare sotto la bandiera a scacchi, a scapito di Spinelli (terzo) e dietro soltanto a Zannoni (primo), un secondo posto e 20 punti che valgono al binomio Pagliani-MTR la corona d’alloro. La doccia di champagne, stavolta, è ancora più dolce.

Classifica Gara2: 1. Zannoni (Mahindra Peugeut); 2. Pagliani (Geo V0 made by NTS) a 0”049; 3. Spinelli (KTM) a 0”061; 4. Ieraci (TM) a 0”0184; 5. Sintoni (Mahindra Peugeut) a 0”235.
Classifica Campionato: 1. Pagliani 140pt; 2. Spinelli 131; 3. Zannoni 129; 4. Casadei (113); 5. Ieraci 110; 6. Mazzola 69; 7. Nepa 65; 8. Marcon 63; 9. Arbolino 58; 10. Fabbri 57.

Manuel Pagliani #96:All’indomani della conquista della targa tricolore posso davvero dire che la soddisfazione è doppia, per aver portato subito in alto un progetto tutto nuovo. All’inizio dell’anno eravamo un po’ in difficoltà con la moto, la sperimentale Geo V0 made by NTS, che era ancora piuttosto al di sotto delle altre. Abbiamo fatto veramente un gran lavoro durante l’arco della stagione; merito anche della casa madre Geo Technology che si è applicata tantissimo per renderci una moto che ho visto crescere gara dopo gara. Costantemente. Anche se non siamo riusciti a colmare perfettamente il gap con le altre, ci siamo arrivati molto vicini. In scia, domenica, avevamo finalmente un buon potenziale. Al principio del weekend, complice il freddo, purtroppo il telaio non reagiva molto bene; faceva molta fatica. In vista di Gara2, però, la mia squadra è riuscita a mettermi a disposizione una moto che andava fortissimo. La vittoria di questo titolo voglio dedicarla completamente a loro. Lo meritano più di tutti per l’impegno che ci hanno sempre messo. Anche perché a Vallelunga abbiamo perso molti punti importantissimi in chiave campionato e se alla fine siamo comunque riusciti a centrare l’obiettivo il merito è anche loro. Ringrazio inoltre tutti coloro che mi hanno seguito per l’intera stagione e che anche questo fine settimana erano qui a sostenermi. Un grande ringraziamento, in conclusione, va ovviamente a Marco Tresoldi, che mi ha permesso di correre quest’anno, dandomi l’opportunità di replicare questo titolo“.

Marco Tresoldi (Team Manager):Una gara ragionata, giocata di testa, quella condotta domenica da Manuel; una gara che va ad opporsi alla prova opaca di sabato quando era sceso in pista senza nervo, senza piglio, né voglia di lottare. Colto dalla paura. Dopo aver studiato diverse soluzioni volte alla ricerca del miglior set-up sulla moto, con Manuel abbiamo lavorato soprattutto sulla psicologia. Ed è lì che si è vista la grande trasformazione: in Gara2 è entrato con grinta, pronto a seguire i miei suggerimenti. Gli ho detto di portarsi subito a ridosso delle prime posizioni, di lottare fino all’ultimo centimetro senza pensare al campionato. Di far vedere chi è realmente. Penso che dopo il 9° giro sia riuscito a dimostrarlo, regalando un grande spettacolo negli ultimi due passaggi della contesa. Sono stati i due giri più belli da quando lo seguo, due anni a questa parte. E’ passato terzo, poi secondo… giocando d’astuzia nel rimanere in scia a Zannoni, in testa, tagliando il traguardo in seconda posizione e andando così a vincere il campionato. Il merito va a lui, e ne sono contento“.